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Duplicazione e Rinascita
 > Prototipazione Rapida
> La Metodologia |
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La metodologia proposta è direttamente funzionale agli obiettivi del progetto e ne consente la realizzazione.
L’uso di tecnologie diverse non garantirebbe il raggiungimento degli stessi risultati negli stessi tempi e nelle stesse modalità.
Gli interventi eseguiti consistono nell'applicazione di un gruppo di tecniche strettamente collegate fra di loro:
- l’Ingegneria Inversa (Reverse Engineering)
- la Prototipazione Rapida (Rapid Prototyping)
- il Rapid Tooling
Con il termine Ingegneria Inversa si indica quella tecnologia che, a partire da un oggetto, consente di acquisirne l’immagine attraverso una sua descrizione matematica. Il crescente interesse per questa tecnologia nei beni culturali deriva dal fatto che l’acquisizione digitale avviene senza contatto fisico con la superficie del reperto, nel pieno rispetto della sua integrità. Il risultato di questa operazione è una rappresentazione tridimensionale del reperto, visibile con i moderni sistemi CAD o fruibile attraverso la rete.
Una volta terminata la fase di acquisizione, è possibile realizzare una copia dell’oggetto con tecnologie di Prototipazione Rapida. Con questo termine si definisce quella tecnologia che, a partire da una rappresentazione tridimensionale del reperto, consente la ricostruzione dell’oggetto attraverso un software che regola l’aggiunta di uno strato di materiale sull’altro. La replica ottenuta è una copia in positivo uguale all’originale, dal quale differisce solo per il materiale impiegato.
A questa fase sono strettamente collegati il Rapid Prototyping e il Rapid Tooling, grazie ai quali è possibile, tra l’altro, ottenere una replica in negativo dell’oggetto, al fine di ricavare direttamente da esso calchi tradizionali, con cui replicare l’oggetto nei materiali desiderati.
L'attrezzatura
Il personale dell'ENEA impiega uno scanner laser portatile che permette di acquisire i dati sul posto.
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