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ALTAN e AEC
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Il progetto AEC
 
Evoluzione del Progetto ALTAN è stato il Progetto AEC (Analisi Elettronica del Cuneiforme) che, a partire dal 1987, ha potuto contare sulla collaborazione dell’IBM SEMEA di Roma e Pisa. Grazie all'apporto degli studenti dell’Università di Pisa, del Dipartimento di Scienze Storiche del Mondo Antico, di Marinella Casini, di Paolo Gentili, di Angelo Ghiroldi e Piero Giorgetti, il lavoro di catalogazione dei testi assiri e nuziani è continuato con l’ausilio dei Personal Computer e con l’applicazione di programmi IBM opportunamente modificati. AEC riprendeva nei suoi punti fondamentali gli obiettivi del Progetto ALTAN.


  • La prima parte del lavoro, portato avanti essenzialmente da Angelo Ghiroldi tramite un programma di banca dati Filing Assistant, si occupava dell’inserimento e del reperimento delle informazioni testuali e permetteva di accedere ai vari dati indipendentemente dal loro ordine di immissione. I dati memorizzati fino al 1990 sono confluiti in quattro archivi tra loro complementari.
    Il primo conteneva le “schede di testa”, cioè tutte le informazioni relative al documento analizzato ed il testo in trascrizione. Il secondo si orientava soprattutto all’ampliamento delle informazioni onomastiche. Il terzo veniva utilizzato per la resa grafica degli alberi genealogici, mentre il quarto archivio era di tipo consultivo e racchiudeva i dati bibliografici.


  • Il secondo ramo del progetto, di cui era responsabile Paolo Gentili, ha reso possibile, tramite il programma Lancelot, l’individuazione di particolari segni traslitterati, inseriti seguendo l’ordine del Manuel d’Epigraphie Akkadienne di René Labat.


  • Il terzo ambito di ricerca, affidato alla direzione di Marinella Casini, si occupava di elaborare un programma di analisi grammaticale dei testi accadici. Questo, applicabile solo alle forme regolari del verbo, leggeva il testo accadico e, tenendo conto di alcuni principi fondamentali della grammatica accadica, separava le occorrenze del verbo regolare da tutte le altre parti del discorso. A questo punto, i dati ottenuti venivano trasmessi a dei sottoprogrammi che avevano la funzione di analizzare i verbi regolari e che operavano una distinzione sulla base del loro tempo verbale e della loro forma.
 
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